Make it bright – Diadora – #RUNTONYC – Intervista ad Eleonora Busana

Make it bright – Diadora – #RUNTONYC – Intervista ad Eleonora Busana

Continuiamo con gli aggiornamenti  #RUNTONYC, l’iniziativa Diadora che porterà 20 atlete a correre la maratona di New York.

Siamo riusciti a rubare qualche istante ad Eleonora per chiederle qualcosa in più rispetto al suo progetto.

Ci piace avere una persona di riferimento così preparata, disponibile e appassionata cui poter rivolgere le nostre domande.

Poter seguire la preparazione di una maratona è qualcosa di affascinante, la preparazione della mente e del fisico a fronteggiare un simile impegno e sforzo è un’opportunità estremamente interessante, sopratutto perchè anche per Elonora sarà la prima maratona!

Quando hai scoperto di non poter far altro che correre?

-Ho praticato pattinaggio artistico per quasi 20 anni,di cui la maggior parte a livello agonistico, passando gran parte dei miei pomeriggi ad allenarmi e a sudare. Quando sono stata costretta a smettere, da lì ho iniziato a correre. Avevo bisogno di una valvola di sfogo per i miei pensieri e per il mio fisico.Mi faceva stare bene!


Quanto è difficile applicare la disciplina di uno sport che richiede una simile costanza di impegno ad una vita che sappiamo bene essere dominata da impegni imprevisti e scadenze?

-Non è facile.Penso che lo sport che ho praticato fin da piccola mi abbia insegnato l’ “arte” dell’organizzazione e dell’ottimizzazione dei tempi. E poi conta molto anche le persone che ti stanno a fianco!


Quanto l’alimentazione è uno strumento di allenamento?

-Nel mio percorso formativo,in quanto farmacista specializzata in nutrizione ed integrazione sportiva,mi dicevano sempre “Nessun alimento/integratore ti può far vincere o farti andare più forte ma un alimento/integratore sbagliato può farti perdere” Penso sia un aspetto fondamentale da curare che,mescolato ad un giusto allenamento e ad una mentalità positiva,può fare la differenza!


Dove si trovano le energie quando non si ha nemmeno la voglia di mettere il naso fuori di casa?

-Il bello della corsa è proprio questo, a volte non hai energie e magari vai quasi per dovere, poi torni stanco ma con un energia incredibile. È una sorta di ricarica batterie 🙂


Quanto tempo “ruba” avere una simile passione per la corsa? Amici, famiglia, lavoro, viaggi e corsa incastrare tutto sembra un lavoro da equilibristi, come ci riesci?

-L’equilibrio non mi manca per fortuna ;). Diciamo che nel mio caso, non facendolo per professione ma solo per passione,come tale mi “ruba”il tempo che posso permettermi di dedicargli.


Chi segue la tua preparazione dal punto di vista alimentare, nutrizionale ed atletico?

-Dal punto di vista alimentare/nutrizionale sono seguita dal Dott.Emiliano Benelli che collabora con me anche nella farmacia in cui lavoro, per quanto riguarda piani nutrizionali per atleti amatori o professionisti. Dal punto di vista atletico,seguo in questo caso e con grande onore le tabelle personalizzate inviate, ad ogni atleta partecipante al progetto #runtonyc,da Gelindo Bordin e Salvatore Bettiol. Due leggende del mondo dell’atletica italiana.


Sei farmacista, quindi la tua competenza in merito ad integrazione e nutrizione è notevole, cosa consigli a chi invece deve affidarsi a qualcun altro che lo guidi?

-È una bella domanda.Perché, al di là dei professionisti che hanno spesso la loro guida, non è così semplice trovare figure di riferimento professionali e competenti a riguardo. È proprio per questo motivo che con i miei titolari è nata l’idea di creare la “farmacia dello sportivo“, pharma sport, con un team di professionisti a disposizione dello sportivo con lo slogan “performance e benessere“con l’obiettivo appunto di creare cultura dello sport e del benessere.


Il runner è per antonomasia lo sportivo più “natural” di tutti, bastano un paio di scarpe e una strada, è davvero così?

-Bastano davvero un paio di buon scarpe, una bella strada e aggiungerei un pizzico di volontà!


A cosa non riusciresti mai a rinunciare della corsa?

-Non riuscirei a rinunciare a quel momento che è tutto mio e dei miei pensieri. Nella frenesia della vita quotidiana si tende a non fermarsi mai a pensare davvero e a stare un po’ da soli con noi stessi. La corsa me lo permette,a questo non rinuncerei mai.


I più grandi scogli che hai dovuto superare?

-Avendo partecipato per ora solo a mezze maratone ed essendomi buttata in questa, per me nuova, avventura della Maratona di New York. Posso risponderti dopo il 5 Novembre? 😅


New York, palcoscenico importantissimo ed ottima scenografia per un sogno da avverare, con quali obbiettivi attraverserai l’atlantico?

-L’obiettivo non è solo e principalmente di tempo, anche se sicuramente vorrei farla al meglio delle mie possibilità,ma mi sono posta l’obiettivo di godermi ogni singolo istante, ogni metro che calpesterò. Sono emozioni ed esperienze che vivi poche volte nella vita!


Come si adatta la corsa ad una fisiologia femmenile e tutto ciò che essa implica? Accortezze, segreti e trucchi per vivere al meglio questo sport ?

-Particolari accortezze prettamente femminili direi nessuna. La cosa bella è che la corsa è molto versatile e coinvolge il mondo maschile come quello femminile. Anzi negli ultimi tempi vengono organizzate corse dedicate solo alle donne, le famose “corri in rosa“,iniziative importanti e sempre molto partecipate. In più per quanto riguarda la donna, c’è anche un aspetto divertente come quello del glamour, sempre di più azienda come Diadora stessa che ci sponsorizza, punta non solo all’alta valore tecnico, qualità e innovazione dei capi ma anche allo stile soprattutto nel mondo femminile.


Siamo davvero fatti per correre?

-Eravamo dei cacciatori, direi di ! Grazie all’evoluzione, siamo naturalmente capaci di correre tutti..non sprechiamo questa opportunità.


Dove vola la testa durante 42km di impegno e sudore?

-È quello che mi chiedo anch’io, non essendo stata ancora sola con me stessa per 42km e non dimentichiamo i 195metri!! C’e tanto tempo per volare con la mente, anche se credo che correre a New York lasci poco spazio all’immaginazione..


Cosa si prova dopo la corsa? Il fisico che chiede tregua, l’umore che vola alle stelle, la soddisfazione di aver raggiunto un obbiettivo e vinto una sfida, cosa prevale?

-Sicuramente se raggiungi l’obiettivo per cui hai faticato, tanta soddisfazione e un mix di tante belle emozioni! Compresa la gioia di aver tagliato il traguardo 😁


Consigli alle ragazze che vogliono iniziare? E non ci crediamo che bastano un paio di scarpe, correre non è facile, qual è il modo migliore per approcciare questo sport?

-Iniziare sicuramente a step, alternare la camminata alla corsa e poi porsi dei piccoli obiettivi personali. Anche trovare qualcuno che condivida con te qualche corsetta, o ascoltare della buona musica può essere uno stimolo in più. Poi diventa difficile farne a meno!