L’Everest in bici si chiama Everesting

L’Everest in bici si chiama Everesting

Quando un bimbo viene portato dai nonni a visitare la chiesetta alla Madonna del Ghisallo, meta e luogo storico di culto per gli appassionati di ciclismo di tutto il mondo e scattano un paio di foto, nessuno sa ancora che saranno l’inizio di un’impresa epica e di una sfida memorabile.

Quando Stefano le ritrova nel cassetto dei ricordi, infatti,  decide di dedicare loro un’impresa storica per ringraziarli di avergli trasmesso questa profonda passione. Il suo Everesting inizia qui.

Inventato in australia dal gruppo hells500, l’Everesting è un’impresa, una sfida che affascina molti che hanno lasciato qui il loro nome nella hall of fame ufficiale

Ma in cosa consiste la sfida? Consiste nell’organizzare  un percorso che abbia al suo interno almeno un colle, e che permetta di affrontare in un solo giorno un dislivello pari all’altezza dell’Everest ovvero 8840 metri.

Siamo nel 2015 e Stefano si lascia affascinare da questa idea.
Inizia la programmazione, la scelta del percorso, la riflessione su quali siano le caratteristiche migliori, l’attenzione per i dettagli e la persona critica rivolta a capire cosa sia in effetti possibile cosa non lo sia.
Dopo varie riflessioni nasce il tracciato: per 11 volte  da Bellagio fino a San Primo, scalando la salita del Super Ghisallo.

  • 11km salita
  • 11km in discesa
  • 244 km di lunghezza
  • 8954 metri di dislivello

Sabato 15 Luglio 2017: ore 4 di mattina l’impresa prende il via!
I primi giri con i chiarori dell’alba, sono quelli che permettono a Stefano di “acclimatarsi”, di trovare il ritmo, il giusto equilibrio tra velocità ed intensità.
Poi arrivano le prime persone, curiosi, amici e sostenitori tutti rendono più semplice conquistare ogni nuovo metro, tutti aiutano a rendere più semplice l’avanzata, tutti aiutano a non avere mai paura.

Ed in poco tempo, meno di quanto si era preventivato, stabilendo un Personal Record, come lo apostrofa STRAVA , Stefano conclude la sua imrpesa. Tutti sembrano increduli, stupiti, quella che sembrava un’impresa insidiosa era stata conquista, con costanza ed impegno “semplicemente” senza mai mollare.

 

Ed ecco quindi che Il cavaliere oscuro del ciclismo ha conquistato l’Everesting dopo 14 ore in sella, 234 km percorsi e 9077 metri di dislivello, senza dimenticare le  11 risalite al SuperGhisallo, Stefano LA Mastra ha portato a termine un’impresa unica, riuscita solo a meno di un migliaio di persone al mondo: affrontare in un solo giorno un dislivello uguale o superiore a 8848 metri, pari all’altitudine dell’Everest.

«Dopo una serie di circostanze difficili che mi hanno impedito di allenarmi, all’inizio del 2017 ho capito che era davvero arrivato il momento di confrontarmi con l’Everesting! Una volta fissato l’obiettivo ho iniziato ad allenarmi, semplicemente passando infinite ore in sella alla mia specialissima, fino a quando due settimane fa ho organizzato tutto: coinvolto alcuni partner, affinato la condizione fisica e fissato la data per la partenza. Da quel momento non potevo più tirarmi indietro!»

È così che alle 4.00 del mattino Stefano è salito in sella alla sua bici, per iniziare la prima delle 11 risalite che lo separavano dalla realizzazione del sogno.

«Le prime tre salite le ho fatte tra il buio e il sorgere del sole. Totalmente solo, per far uscire dalla mia testa ogni dubbio, paura o cattivo pensiero. Dalla quarta salita in poi, però, una serie di amici mi hanno accompagnato, rendendo questa impresa qualcosa di ancora più magico. E così, dopo 13.20 ore in sella e 3 ore di sonno sulle spalle, è arrivato il momento di affrontare per l’ultima volta il segmento che porta da Bellagio a San Primo. La salita più difficile, pensavo, ma l’adrenalina, la concentrazione e la determinazione mi hanno spinto fino in cima in un tempo che non avevo mai fatto, il mio personal record!»

«Ora sono un Finisher, ma anche un uomo migliore. Perché questo fa la bicicletta, questo fa la fatica: ti tempra e ti rende una persona migliore».

Stefano La Mastra