Come le proteine vegetali allungano la vita

Uno studio di recente pubblicazione ha evidenziato un dato molto interessante riguardo come le proteine vegetali allungano la vita.

Il Nurses’ Health Study and Nurses’ e Harvard T.H. Chan School of Public Health, hanno infatti pubblicato uno studio, molto accurato, che evidenza dati interessanti riguardo molti aspetti dell’alimentazione ed in particolare dell’utilizzo delle proteine vegetali.

proteine vegetali allungano la vita

Questi i dati iniziali dello studio:

  1. 131. 342 participanti
  2. 85. 013 donne 64.7%
  3. 46. 329 uomini 35.3%
  4. Consumo medio di proteine animali calcolato in percentuale sull’introito calorico totale 14%
  5. Consumo medio di proteine vegetali calcolato in percentuale sull’introito calorico totale 4%
  6. durata dello studio 32 anni

L’obbiettivo di questo studio è quindi mettere in luce gli effetti di un regime alimentare dal punto di vista proteico, calorico e dello stile di vita sulla qualità di vita dei singoli individui.

Data la longevità dello studio i dati sembrano essere di grande valore, ecco ciò che è emerso:

  1. Le proteine di origine animale NON si associano ad un’incremento della mortalità generale
  2. bensì sono associabili ad un aumento del rischio di mortalità a causa di malattie cardiovascolari +8%
  3. Le proteine di origine vegetale sono state associate ad un minor rischio di mortalità generale -10%
  4. ed ad una minore incidenza di mortalità dovuta a malattie cardiovascolari -12%
  5. Sostituire parte delle proteine di origine animale con proteine di origine vegetale è stato associato ad un minor rischio di mortalità.

Questo cosa significa? Di quali quantità stiamo parlando?

Le proteine di origine vegetale troverebbero la loro quota efficace ideale attorno al 3% di aumento a discapito di quelle animali, quindi dal 4% ad almeno il 7% del totale.

Altro dato molto importante: il divario che è stato registrato riguardo l’incidenza negativa sull’aspettativa di vita tra carni rosse lavorate e carni rosse.

Esse in fatti si attestano su una possibilità di incremento del rischio del 12% contro il 34% dei prodotti lavorati.

Tutti i dati in nostro possesso evidenziano quindi una cosa molte semplice, a noi “mediterranei” fortunatamente ben nota: una dieta equilibrata dal punto di vista dei macro nutrienti è da preferirsi rispetto a regimi alimentari estremi o poco equilibrati.

Chi cerca titoli sensazionalistici non può  trovare sostegno negli studi effettuati ad oggi perché come ogni posizione estrema è incongruente con ciò che siamo.

Il dato che emerge quindi è quello che indica una strada ricca di vantaggi se costruita sull’equilibrio.

Proteine animali si, proteine vegetali si. 

Entrambe sono importanti nelle giuste quantità. Una vita sana è l’espressione diretta di una sana alimentazione. Per sana non si intende secondo mode o ideologie estremiste, ma secondo criteri precisi.

Il Dott. Mingyang Song dell’ Harvard Medical School ed operante presso il Massachussets General Hospital, fa bene a porre l’accento su un aspetto molto importante ovvero le linee guida ministeriali, sopratutto di paesi con regimi alimentari particolarmente squilibrati, devono iniziare ad essere più precisi in merito.

Vi ricordo il dato iniziale in cui si attribuiva il 14% dell’introito calorico alle proteine animali contro solo il 4% di quelle vegetali. 

Perché la dieta mediterranea, di cui trovate esempio del Ministero della Salute,  risulta quindi essere la più equilibrata rispetto a questa ricerca?

Per motivi molto semplici, tra cui la sua ripartizione tra i macro-nutrienti ovvero

  • 50-60% carboidrati
  • 20-30% grassi
  • 20-30% di proteine

Come ben sapete la verdura ed i vegetali in generale sono ricchi di carboidrati, e vanno quindi a contribuire a quella percentuale che lo studio di Harward ha reputato come sano apporto ad una lunga vita sana.

Le linee guida del Ministero della Salute Italiano infatti, sono già allineate da tempo sulle evidenze di questo studio, proponendo un regime alimentare vario ed equilibrato.

Come mette sempre in evidenza la nostra nutrizionista Irene Crisma , un regime alimentare adeguato alle nostre esigenze è la base di una vita sana.

 

Ma quali sono le migliori proteine vegetali in caso cercassimo integratori già pronti e selezionati per noi?

Le migliori proteine vegetali sono sicuramente i blend di proteine vegetali. 

Come abbiamo visto prima, infatti, le proteine di origine vegetale necessitano di compensazione dal punto di vista amminoacidico, per risultare efficacemente assimilabili.

Un blend di proteine vegetali, una miscela quindi, risulterà essere una scelta ottimale per chi cerca sicurezza, efficacia e semplicità di utilizzo unite alle migliori caratteristiche delle diverse proteine.

Soia, canapa, pisello, riso e lino sono le principali fonti proteiche. 

Ricordate che ogni miscela contenente proteine della canapa è una miscela efficace grazie alla completezza dello spettro amminoacidico della canapa.

Nei prossimi giorni vi spiegheremo come scegliere le proteine più adatte a voi.

 

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