Perchè il d-Ribosio è importante per affrontare sforzi intensi e prolungati.
Il d-ribosio è uno zucchero (pentoso/aldoso) che partecipa alla sintesi dell’ATP, la forma più semplice di energia chimica presente in tutti gli organismi viventi (dai batteri all’uomo).
È dimostrato che una maggiore disponibilità di d-ribosio faciliti la sintesi di ATP e quindi incrementi le riserve energetiche.
Il d-ribosio rappresenta quindi una sostanza di enorme interesse sia dal punto di vista sportivo che terapeutico.
Il d-ribosio può essere sintetizzato dall’organismo umano ed è anche presente negli alimenti (soprattutto carni).
Per i motivi menzionati, l’assunzione di d-ribosio è utile nell’esercizio fisico strenuo e prolungato dove sia nei muscoli che nel cuore è necessario ripristinare il contenuto di ATP, poiché altrimenti verrebbe compromesso il bilancio tra richiesta e disponibilità di energia.
Questa situazione si verifica quando la defosforilazione dell’ATP in ADP e successivamente in AMP proceda oltre, producendo adenosina, inosina e si siano perduti gli effetti di un possibile recupero degli adenin-nucleotidi e quindi delle riserve di energia.
Come accennato, il d-ribosio può essere formato dall’organismo nel ciclo dei pentoso-fosfati, soprattutto nel fegato e nel tessuto adiposo, a partire dal glucosio.
Tuttavia, in condizioni fisiologiche, la velocità della sua sintesi è decisamente bassa se rapportata al contenuto cellulare degli adenin nucleotidi (soprattutto ATP) ed alla loro velocità di utilizzo energetico.
Da qui risulta importante e di estremo aiuto l’opportunità di un’assunzione di d-ribosio per incrementare la biosintesi degli adenin nucleotidi.
Nel muscolo cardiaco il ripristino degli adenin nucleotidi per somministrazione di d-ribosio, e la conseguente normalizzazione dei parametri fisiologici, è stata ampiamente documentata sperimentalmente e clinicamente in soggetti cardiopatici.
La possibilità del d-ribosio di sostenere in ogni condizione la sintesi di ATP rappresenta anche un’importante possibilità ed opportunità in ambito sportivo. Vari studi hanno infatti dimostrato che l’assunzione di d-ribosio determina una maggiore disponibilità di energia ed un miglioramento della performance fisica.
La somministrazione di d-ribosio (1-3 gr al giorno) non produce inconveniente alcuno.
Solo a dosi molto elevate (0.5 gr/kg di peso) pari ad una somministrazione di 30-35 gr, il d-ribosio produce un lieve incremento dell’insulinemia, che si riflette in una diminuzione della glicemia non superiore comunque al 15% del valore basale.
Normalmente la concentrazione ematica di d-ribosio è di circa 20 mg /litro (valore estrapolato da Claudio V.S and Lagua R.: “Nutrition and diet therapy dictionary”, Ed. Chapmann & Hall, New York 1991, pag 312). Un’assunzione di alcuni grammi incrementa notevolmente i livelli ematici di D-ribosio già presente.
Suggerimenti per l’utilizzo: l’utilizzo del D-ribosio, dato il suo alto contributo energetico, è consigliabile per tutti gli atleti che fanno 3 o più allenamenti settimanali, sia di natura aerobica che anaerobica. L’assunzione di D-ribosio facilita la ricostituzione dei livelli basali di ATP muscolare che notoriamente diminuiscono con l’esercizio e rientrano nella normalità dopo alcuni giorni. I dosaggi comunemente usati vanno da 2 a 5 gr al giorno, tra prima (10-30 minuti) e dopo l’allenamento.
L’assunzione di D-ribosio è consigliabile quando necessiti un trattamento tonico/energizzante rapido e sicuro, 2- 5 gr nel corso della giornata.