Il Veneto Gravel è l’evento che davvero apre le porte alla bella stagione del gravel, quello fatto pedalando con le mezze maniche dalla mattina al tramonto tra sterrati in mezzo ai campi o lungo gli argini con le gambe accarezzate dalle fronde. Quest’anno dopo tre anni giunge alla terza edizione, il percorso questa volta si allarga fino a Caorle, i km aumentano e con essi anche la difficoltà nel gestire al meglio le energie per completarlo, soprattutto se l’obiettivo è quello di pedalarlo tutto d’un fiato senza mai fermarsi a dormire.Il Veneto Gravel si snoda per ben 690 km attraverso la natura e le province venete di: Vicenza, Belluno, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Verona; aggiudicandosi il titolo di gravel più lungo d’Europa. Ogni anno vede centinaia di partecipanti ciascuno di essi con un diverso approccio ai kilometri che dovrà affrontare. Qualcuno programma di star via giorni, altri invece qualche manciata di ore. La lunghezza, l’altura ed i vari fondi presenti sul percorso rendono il Veneto Gravel l’occasione ideale per mettersi alla prova, uscire dalla celeberrima “zona di comfort”, stare in sella più di quanto non si abbia mai fatto fino a quel momento.
Certo affrontare tanti kilometri in una sola “botta” come si suol dire, non è facile, si mette a dura prova il fisico, dalle gambe alle braccia, ma soprattutto la testa. Una buona preparazione è fondamentale per riuscire nell’intento, è necessario essere consapevoli di come il proprio fisico potrebbe reagire non tra 50 km ma bensì tra 200 o 300, bisogna saper gestire al meglio le energie ed essere pronti alle eventuali “crisi”. Per arginare il rischio di imbattersi in quest’ultime, ancora più importante di avere tanti kilometri sulle gambe è avere una buona alimentazione e idratazione prima, durante e dopo l’intera prestazione. Nei giorni precedenti alla partenza durante gli allenamenti lunghi o brevi che siano è bene diminuire il carico di lavoro così da favorire la rigenerazione delle fibre muscolari in vista di un lavoro importante che le metterà a dura prova.
Un capitolo a parte merita la parte relativa all’integrazione corretta da affiancare ad un percorso, quello del Veneto Gravel che comporta un dispendio rilevante di energia sia in termini fisici che mentali. Vedremo quindi nel prossimo articolo a Maggio come prepararsi correttamente per questa tipologia di sfide.
Un ringraziamento particolare a Eric Scaggiante che ha deciso di condividere con noi questa bellissima impresa coronata con un ottimo quinto posto!