Un progetto nuovo e tutto al femminile che dal veneto sta raggiungendo varie regioni italiane. Per esperte o neofite, ma anche per chi semplicemente vorrebbe solo farsi un’idea, questo gruppo di ragazze viaggia in lungo e in largo per lo stivale per scoprire nuovi sentieri e portarci un passo alla volta alla conquista delle due ruote in ogni loro declinazione. Tutto nato da un video girato per amore e dedizione, il progetto sta ora prendendo forme professionali e non più hobbistiche, noi abbiamo quindi deciso di intervistare una delle fondatrici per farci raccontare nel dettaglio i particolari di questo originale progetto.
v- Ciao Giulia! Benvenuta! Come stai? So che sei da poco tornata da un week-end di MTB e pilates piuttosto intenso…
g- Sì, sono appena tornata e sono già immersa nel lavoro, ma è stato bellissimo. Sole, mare, bike e pilates: non si può nemmeno definire solo sport o lavoro, è una coccola a tutto tondo.
v- Innanzitutto presentazioni, noi ci conosciamo, ma raccontiamo nel dettaglio chi sei e chi siete.
g- Giulia Morandin classe ‘86, appassionata di sport al punto di farne una professione indoor e, un po’ alla volta, anche outdoor. Insegno spinning da anni, e da quest’anno anche pilates. La palestra è la mia seconda casa, se non vi rispondo al telefono sapete quasi sempre dove trovarmi. Da qualche mese ho iniziato a lavorare a un progetto per cercare di rendere una professione anche una delle mie più grandi passioni: la bici da corsa e la mountain bike, con un gruppo di ragazze amiche-colleghe. Loro sono Elena Martinello, Valentina Donà, Laura Belpiano, Camilla Tagliapietra e Milena Goridan.
v- ti prego dimmi che non è il solito progetto che vuole cavalcare un femminismo settoriale di sola moda.
g-Direi proprio di no. Anche se l’aneddoto legato alla scelta del nome potrebbe lasciarlo intendere. L’idea del film “Ride Like a Girl The Movie” nasce da una cosa simpatica successa al regista Davide Renier mentre era in bici da corsa. Affiancato da gruppo di ragazzi si sentì dire: “Guarda questo, pedala proprio come una ragazza!”. Lui fra sé e sé pensò che le donne che conosce che vanno in bici pedalano alla grande, anche molto meglio di tanti uomini, da qui l’idea del film e poi del progetto. Nessun intento femminista, anzi, le sfumature che ha preso il progetto sono molto diverse! Quando abbiamo pensato di fare di questo gruppo un’opportunità lavorativa, lo abbiamo fatto pensando ad una cosa molto semplice: per le donne spesso è difficile approcciare uno sport come il nostro perché tutto ciò che ad esso ruota attorno sembra appartenere prettamente al mondo maschile. Noi, invece, vogliamo dimostrare che non è così, che una ragazza può prendere la sua bici, caricarla in macchina e andare a godersi un trail ovunque voglia in totale autonomia.
v- Spiegami meglio, in che senso tutto ciò che ruota attorno ad esso è prettamente maschile?
g- nel senso che se ti piace la bici devi metterti l’animo in pace e pensare che ti sporcherai le mani di grasso, che imparerai di meccanica e idraulica, diventerai un mago dello stoccaggio di grandi volumi in piccoli spazi e conquisterai una dimestichezza topografica che neanche Magellano. Spesso queste abilità sono associate al mondo maschile e si impongono senza ammiccare neanche un istante alle donne, ma basta davvero poco per scoprire che invece è semplice, fattibile ed oltremodo appagante e divertente.
v- allora, proviamo a dare qualche pennellata in più al quadro generale, da quanto tempo vai in bici?
g- la passione è sbocciata a 22 anni. Mi sono appassionata inizialmente alla bici da corsa. Lunghe distanze, agonismo, ero giovanissima e avevo trovato la mia dimensione. Riuscivo a seguire ritmi serratissimi e conseguire risultati molto soddisfacenti. Poi un’uscita con un amico in cui provai una MTB taglia L (sicuramente fuori misura per me) mi fece scoprire e innamorare di nuovi orizzonti. Lasciare la strada asfaltata e godermi sentieri sterrati immersi nella natura, paesaggi che non vedi se non quando ti avventuri tra boschi e montagne, e quegli scorci di cielo quando conquisti l’altitudine sono stati per me una scoperta entusiasmante. Al punto che tornata a casa presi subito una mountain bike della mia taglia e da lì non mi sono più fermata.
v- quindi le tue colleghe sono arrivate in maniera abbastanza naturale, com’è lavorare in un gruppo di persone così indipendenti, forti e motivate?
g- Direi di sì, sono tutte persone che condividono con me questa fortissima passione, e un giorno, complice il film girato dal marito di Laura, abbiamo deciso di farne qualcosa di più…e chi lo sa in futuro magari anche un vero e proprio lavoro! Abbiamo sempre avuto chiaro che quando vai in bici a volte rapportarsi agli uomini può intimidire. La differente prestanza fisica porta a pensare, a volte anche inconsapevolmente, che noi non potremmo mai farcela, quando invece lo vediamo fare da una persona che più si avvicina alle nostre caratteristiche siamo più stimolate a provare, siamo incuriosite, pensiamo più facilmente di poterci riuscire anche noi. Questa è la base del nostro progetto, essere donne che mostrano come vanno in bici. Come si affrontano i sentieri di montagna, come si affrontano le pendenze, dei corsi in piena regola insomma, senza ansie da prestazione.
Lavorare con donne così forti è sicuramente una sfida a migliorarti ogni giorno. Siamo competitive, siamo agguerrite, lo siamo un po’ tutte per indole e carattere, forse anche per questo ci siamo trovate, ma cerchiamo sempre di trasformare queste note caratteriali in stimoli a crescere e fare meglio. Non vi nascondo che a volte è complesso, difendiamo le nostre idee con ardore ci mettiamo tutte noi stesse, ma alla fine ognuna trova sempre la sua dimensione. C’è chi è imbattibile come meccanico (Vale), chi non ha rivali nei social media che ci permettono di essere scoperte (Elena), chi ha la passione per scoprire le varie tecniche di allenamento fisiche e mentali (io), chi invece in discesa sul campo non ha rivali (Camilla), chi è aggiornatissimo su tutte le novità di settore perché lavora nel mondo delle bici da una vita (Milena) e chi non esaurisce mai la voglia di fotografare e di organizzare nuove uscite (Laura).
v- la vostra macchina sembra proprio aver trovato il punto di lavoro ideale, cosa non facile in ambienti così dinamici, raccontami nel dettaglio ora la gestione di questo progetto
g- dunque noi gestiamo una media di un evento al mese, ovviamente ora che la stagione volge al meglio aumenteranno. Organizziamo sia uscite giornaliere che interi fine settimana.
Per le uscite in giornata tendiamo a prediligere ovviamente i luoghi raggiungibili in massimo un’ora e mezza. Restiamo quindi per lo più in veneto, partiamo al mattino presto e occupiamo l’intera giornata.
Quando invece abbiamo l’intero week-end a disposizione, non abbiamo limiti, ci spostiamo ovunque. Siamo state da poco a Massa Vecchia e ci piacerebbe riuscire a girare l’Italia in lungo e in largo man mano che questo progetto evolve. Ci sono sicuramente tutti i presupposti per riuscire ad arrivare ovunque. Abbiamo già date pronte e organizzate fino a giugno, e ovviamente non ci fermiamo!
v- dimmi la verità, lavoro o divertimento?
g- qualcuno disse una volta che se fai ciò che ti piace non lavorerai un giorno, e penso di averlo davvero fatto mio questo concetto.
v- sei una donna in forma smagliante che conduce una vita ricca di impegni e di impegno, è ora di svelare qualche trucco del mago. Come si mantiene tanto allenamento, tanto sforzo fisico, tanta passione? Raccontaci una tua giornata tipo, colazione sport…vita.
g- il trucco è che non ci sono trucchi, la mia è una normalissima giornata scandita da ritmi serrati come quella di tutti. La mattina mi sveglio presto, (il weekend prestissimo!) dipende dagli impegni, e nessuno si deve mettere tra me e la cucina, la colazione è l’unica cosa che mi fa sorridere a quell’ora! Scherzi a parte mi sveglio sempre con una gran fame, quindi colazione è il primo step, imprescindibile. Di solito mangio cereali, latte d’avena, frutta fresca, caffè e cedo sempre a qualche biscotto e una spremuta. Cerco di mangiare e bere sempre frutta fresca o appena spremuta, sono vegetariana e cerco il massimo apporto dai cibi che scelgo. Evito cibi pronti o confezionati: mi danno l’idea di essere carenti di vitamine o nutrienti importanti, probabilmente sbaglio, ma sono più tranquilla quando frutta e verdura sono fresche. A questo punto durante la settimana mi dirigo in palestra e fino a pranzo e poi fino a cena tengo le mie lezioni, quando invece sono libera dai corsi carico la bici in macchina o i miei cucciolotti (ho 2 cani meravigliosi) e vado a conquistare qualche cima. No, non riesco a stare ferma, quando passo vicino al divano…mi domano perché lo abbia comprato. Pranzo e cena sono ricchi di cereali e verdura, uova ne mangio durante tutta la settimana, e poi mi sbizzarrisco in ogni tipo di ricetta. I legumi e i broccoli sono i miei migliori amici, ma non vedo l’ora che arrivi l’estate per avere tutta la verdura più buona a disposizione. Se invece si parla di fine settimana la check-list è simile a quella dello space-shuttle: zaino, protezioni, ricambi, una piccola officina portatile per gli imprevisti, bici, cibo acqua e via. La parte difficile è che ho una macchina microscopica per tutto quello che mi serve, ma una volta trovata la soluzione il tangram è rapido e preciso. Solitamente entro le nove sto pedalando. Il pranzo è in zaino, ho sempre della frutta secca in tasca e qualche integratore a portata di mano, una giornata intera a pedalare o camminare va sostenuta in ogni modo. Non sembra perché ci si diverte, ma il dispendio energetico è importante. Sali minerali, gel energetici e qualche barretta, mangio poco per volta ma costantemente così non temo cali improvvisi di energia o concentrazione. Si smonta tra le 15 e le 18 dipende da quanto è impegnativo il giro e dalla luce, in estate possiamo permetterci calma e tranquillità. Una volta tornata alla macchina metto in pratica l’antica arte della doccia a bordo strada, taniche lasciate a scaldare sono le soluzioni più comuni, altrimenti acqua fredda che tempra. Mi viene da ridere se penso a dove mi sono fatta la doccia negli ultimi dieci anni, posti e modi che mai avrei immaginato prima. La bici è anche questo liberarsi dai limiti mentali e culturali e godersi la vita per ciò che è, un gran bel viaggio. Dopodiché, vado a casa oppure si esce tutti per un aperitivo e cena per restare ancora in compagnia, discutere dei percorsi, scambiarsi consigli, suggerimenti impressioni, e di solito anche tante foto.
v- dunque una buona alimentazione sembra essere la base della tua strategia e del tuo approccio allo sport, quanto conta per te? E poi, come si arriva a sostenere fine settimana di questo genere, se non si è un’insegnante di spinning e pilates allenata come te?
g- l’alimentazione influisce per quanto mi riguarda per un buon 75%. Come ho detto sono diventata vegetariana, da poco, e con questo non intendo convertire nessuno né tanto meno spacciarla come dieta migliore di altre, semplicemente per me è stato un momento di miglioramento netto. Sono convinta che ognuno di noi abbia un suo stato ottimale che non è scritto nella pietra ma evolve e cambia con noi, e l’alimentazione è l’energia che alimenta tutta la nostra vita, in questo momento da latto-ovo-vegetariana mi sento benissimo, sono energica e attiva e la stanchezza arriva quando è giusto che arrivi: la sera quando ho fatto tutto ciò che volevo e dovevo. Credo che stare attenti a ciò che chiede il nostro corpo sia la chiave. Ciò che mangiamo influenza moltissimo ciò che facciamo e riusciamo a fare poi, se si presta attenzione a ciò che ci fa stare meglio possiamo costruire una dieta equilibrata e potenzialmente ottimale.
Per quanto riguarda l’allenamento, c’è chi riesce a mettersi in sella o su un sentiero solo nel fine settimana e fa comunque allenamenti importanti, ma io personalmente consiglio almeno un paio di sessioni durante gli altri giorni. Non serve molto, due ore in tutto seguite da una buona sessione di stretching, e il fine settimana ci si accorge di avere una resa nettamente migliore. Lo stretching, e il pilates ne è una forma utilissima, sono fondamentali per chi va in bici o a piedi, queste attività tendono a contrarre la muscolatura a causa dei movimenti ripetitivi ed impegnativi, quindi imparare a rilassare i muscoli dopo lo sforzo porterà sicuramente un grande giovamento.
v- quindi consigli lo spinning come soluzione più semplice se ho capito bene?
g- consiglio tutto quello che faccia venire voglia di muoversi: spinning, bici da corsa, palestra, nuoto, arrampicata, tutto ciò che stimoli il fisico ad avere più fiato e una muscolatura pronta ed agile è ciò che serve per affrontare ogni uscita. In estate tornati da lavoro un giro in bici per godere delle ultime ore di luce non è poi così proibitivo, se non si vuole chiudersi in una stanza, scarpe ai piedi e via a correre, 45 minuti a sessione sono una buona soglia per cominciare ad avere un buon ritorno.
v- ammetto che persino io che mai mi sono avvicinata alla bici, sono incuriosita soprattutto dalla possibilità di potermi godere a pieno anche questo sport. Quindi vediamo, quando potrei cimentarmi in qualche tentativo? Quali sono le prossime date in programma?
g- allora vediamo,
8 aprile si parte da Miane per un bel giro in bici da corsa. Giornata singola dedicata alle “colline del prosecco” e già qui so che i veneti li abbiamo conquistati.
7 maggio partenza da Conegliano presso il negozio di bici dove lavora MIlena Cicle Lab per una giornata densa di MTB.
Per tenervi aggiornati su tutte le nostre date, potete tenere sotto controllo le nostre pagine:
https://ridelikeagirlproject.com/
https://www.instagram.com/ridelikeagirlproject/
https://www.facebook.com/pg/ridelikeagirlproject/events/?ref=page_internal
e troverete sempre news aggiornate. Noi andiamo dove veniamo chiamate, quindi…non esitate a chiamarci!
v- giusto per non perdere pezzi importanti…men are welcome?
g- men are always welcome! Ci sono un sacco di ragazzi che escono con noi, nessuna paura di trovarvi da soli. E comunque il nome dice tutto, pedala come una ragazza, ma non è necessario essere una ragazza per farlo, vi aspettiamo tutti.
v- ti propongo una cosa, qui a boostme amiamo i progetti ambiziosi e strutturati, amiamo sostenere chi ha buone idee e una gran determinazione, cosa ne dici se ci informate regolarmente quando organizzate un nuovo evento? Così non solo chi vi conosce già, ma anche chi legge il nostro magazine possa lasciarsi affascinare dalla possibilità di pedalare come e con delle ragazze così determinate e così brave?
g- assolutamente sì! Vi aggiorneremo costantemente con date e reportage e magari potremmo anche organizzare qualcosa assieme, cosa ne dite?
v- non avrei potuto chiedere nulla di meglio! Grazie quindi a Giulia e a tutto il suo team, per averci presentato questo gruppo fantastico che porta avanti un progetto tanto affascinante! A prestissimo allora!
g- a prestissimo! E grazie a voi!
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