La respirazione nella corsa è uno degli step fondamentali che vanno ottimizzati in un’ottica di economia del gesto estremamente importante. Vi sono alcune persone che praticano Yoga per imparare a gestire al meglio questo connubio, e ne traggono notevoli benefici, ma vi sono vari modi per imparare. Non è reprimendo il fiatone che si ottengono risultati, bensì imparando ad associare il ritmo del respiro a quello della corsa, ed imparando a gestire le sensazioni spiacevoli come semplici sensazioni e togliendo il disagio che normalmente richiamerebbero. Il sistema cardiovascolare, lavorando in simbiosi, si influenza vicendevolmente ad ogni variazione di uno o dell’altro. Vuol dire che al salire delle nostre pulsazioni anche il respiro dovrà aumentare. Vi sono innanzitutto dei metodi per capire se stiamo chiedendo al nostro corpo o se semplicemente abbiamo bisogno di aumentare la nostra resistenza, primo tra tutti il talk-test. Esso consiste nel parlare mentre corriamo, se siamo in grado di chiacchierare mentre stiamo correndo allora siamo al di sotto del 70% del ritmo cardiaco massimo, se al contrario andiamo in affanno vuol dire che siamo al di sopra di quella soglia e dobbiamo cercare di migliorare. Le regole base sono:
1- respirare dal naso e dalla bocca assieme
2- usare il diaframma ovvero attuare una respirazione profonda
3- restare eretti e non adottare posizioni scomposte che andrebbero ad inficiare l’economia del gesto
4- 3:3 un ritmo ideale di corsa/respirazione è tre passi inspirare tre passi espirare.
5- Iniziare e finire la sessione di corsa ad un ritmo che permetta una respirazione confortevole.