Michele Pittacolo: il mio gradino più alto, il Mondiale ciclismo Maniago 2018

Michele Pittacolo, atleta paralimpico di ciclismo, ci racconta la sua esperienza, fatta di tanti sacrifici ma anche di tanti successi che l’hanno portato oggi a raggiungere il suo gradino più alto, la vittoria del Mondiale di Maniago. Una storia la sua, da sempre legata al mondo della bici, fin da quando aveva 13 anni, per arrivare poi all’età di 19 anni a far parte della categoria dilettanti. 12 Settembre 2007, una data difficile da dimenticare, un brutto incidente e la vita che cambia completamente, ma una cosa non è mai cambiata, la determinazione a non mollare mai e a voler fronteggiare ogni giorno delle sfide sempre più impegnative. E’ proprio da qui che in memoria vi sono solo tante vittorie, come atleta paralimpico Michele ogni anno dal 2010 ad oggi ha ottenuto almeno un titolo o un piazzamento di categoria, fino al suo più grande successo, la vittoria del Mondiale di Maniago.

 

Maniago, 5 agosto 2018
Campionato del mondo di Paraciclismo – Gare in Linea
Foto: Auletta/Bizzi

“Ad agosto 2018 si sarebbe disputato il mondiale nella mia terra, in Friuli, a Maniago, sulle strade dove mi alleno ogni giorno. Avrei orgogliosamente indossato i colori azzurri della nazionale per tentare di riprendermi il titolo di campione del mondo che l’anno prima, in Sud Africa, mi era sfuggito per un soffio a causa di un problema legato alla mia disabilità. Avrei idealmente indossato anche i colori del mio nuovo team, nato nel 2018, la ASD PittaBike.

L’11 marzo 2018 ho disputato la prima competizione della stagione, con normodotati, per fare un po’ di ritmo gara: il ciclismo paralimpico di alto livello è uguale a quello professionistico, quindi per essere competitivi bisogna allenarsi molto e in modo specifico. A fine gara un incidente piuttosto serio ha rischiato di compromettere tutta la stagione: frattura di otto costole, trauma cranico, pneumotorace e lussazione della spalla. Ma il mondiale in casa è stata la mia grande motivazione: mi sono rimboccato le maniche, ho lavorato duro, riabilitazione e palestra ogni giorno, non potevo mancare all’appuntamento più importante tra la gente di casa. Poco tempo dopo l’incidente ero di nuovo in bici per giocarmi il titolo italiano a cronometro, che ho vinto. Da quel momento allenamenti duri e costanti.

 

Non è stato facile, ma la grande determinazione mi ha portato ad arrivare al 5 agosto in splendida forma fisica e mentale per disputare la gara più importante e forse la più bella della mia carriera. Diventare per la sesta volta campione del mondo tra i tanti tifosi presenti a sostenermi su tutto il percorso non ha davvero pezzo: una grandissima soddisfazione che ripaga tutti i sacrifici fatti.

Il 5 settembre 2018 ho compiuto 48 anni e nelle gare paralimpiche mi confronto anche con atleti ventenni perché le categorie non sono per fascia di età, ma in base al grado di disabilità. In campo internazionale sono l’atleta più vecchio ancora competitivo!

Dopo uno stacco di circa un mese a fine gare, la mia preparazione inizia nei mesi invernali per circa due mesi con la corsa a piedi e la palestra. Durante l’anno continuo gli allenamenti in palestra, alternati alle uscite in bici, per rafforzare e mantenere elastica la parte superiore del corpo che a causa della mia disabilità necessita di un occhio di riguardo soprattutto dal punto di vista posturale. Dopo i primi due mesi di preparazione comincio ad uscire in bici seguendo scrupolosamente le mie sensazioni personali aiutato dal mio staff: psicologo, massaggiatrice, preparatore atletico, rieducatore posturale e nutrizionista, ognuno di loro ha un compito fondamentale nella mia preparazione. Gli allenamenti più impegnativi sono quelli per preparare le gare a cronometro, ma non mi pesano perché per me andare in bici è un divertimento! In un anno totalizzo circa 25000 chilometri in bicicletta, pioggia, vento, sole o qualsiasi condizione meteo se si deve uscire mi preparo e vado. Qualche anno fa, un tecnico nazionale prima di un allenamento a cronometro in una giornata di pioggia intensa mi disse: “se oggi fosse la cronometro del mondiale, partiresti o no?”… questa domanda, alla quale risposi partendo per l’allenamento, la ricordo ogni volta che le condizioni meteo non sono buone.

E’ importantissimo saper ascoltare il proprio fisico, dargli il recupero necessario e curare nel minimo dettaglio la nutrizione.

E’ indispensabile un’alimentazione corretta completata da integratori di alta qualità. Al mattino comincio con una buona dose di energia con il Vitamins&Minerals. Non parto mai da casa in bici senza una scorta di Gel e Barrette in tasca e la giusta dose di maltodestrine e sali nella borraccia. Prima e dopo allenamento BCAA+ 8:1:1 in polvere. In questo periodo di preparazione, terminato l’allenamento assumo le proteine; dopo le gare, invece R.m.1 Recovery Mix. Barrette o barrette proteiche per i miei spuntini quotidiani. Tutto rigorosamente studiato dalla nutrizionista che mi segue, per avere prestazioni eccellenti. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto per poter arrivare al mio gradino più alto!

Sito web: http://www.michelepittacolo.it/