Maratonina dei Dogi 2017, gambe in spalla!
Siamo quasi tutti, ormai, in fila alla partenza della Maratona dei Dogi!
Domenica 9 Aprile infatti si terrà la 20° edizione della maratona più famosa della riviera del Brenta. Come da tradizione ogni anno il percorso cambia, ma non cambiano gli affezionati che vi partecipano: circa 3000 persone pronte a correre lungo la bellissima riviera.
La decisione di cambiare ogni anno i punti di partenza e di arrivo, è un pratico modo per far scoprire a chi corre, posti sempre nuovi, ma anche di correre una maratona capace di rinnovarsi ogni anno. Forse anche grazie a questa idea, chi vi partecipa continua a tornare con piacere ed entusiasmo.
L’edizione 2017 prevede partenza e arrivo presso il comune di Fiesso D’artico, mentre il percorso toccherà i comuni di Strà, Mira e Dolo.
Tra le informazioni di rito troviamo l’elenco dei Top Runners internazionali:
Philimon Kipkorir Maritim(1H01’56”) e Amos Kibiwot Kurgat(1H01’56”), Joash Kipruto Koech (1h02’34”), Julius Kipngetich (1h02’34”) e Andrew Kwemoi (1h02’11”).
Mentre in campo femminile, Pauline Naragoi Esikon (1h’11’20”), Ivyne Jeruto Lagat (1h12’23”).
Outsider di lusso, Ruth Chelangat (1h14’53”) e soprattutto la giovanissima (classe 1998) Viola Chepngeno (50’53” 15km), al debutto sulle strade italiane.
Ad osservare certi tempi, sembra certo che saranno a rischio i record del percorso: l’1h02’19” realizzato dal keniano Daniel Ngeny Cheruiyot nel lontano 2000 e l’1h10’57” nel 2015 dalla connazionale Hellen Jepkurgat.
Anche noi di boostme, però, abbiamo i nostri top runners! Sean M. Hall e il gruppo sportivo PDF saranno i nostri atleti alla maratona.
Sean, runner di esperienza, si è prestato a partecipare per noi a questa manifestazione, permettendoci di creare un piccolo diario di viaggio.
Gli allenamenti seguiti, i consigli di nutrizione ed integrazione, ed infine la corsa con il nostro sostegno. Un punto di vista interno, non del campione inarrivabile, ma di una atleta agonista, che partecipa ad una gara esattamente come chiunque altro.
Approcciare l’agonismo con una squadra di professionisti alle spalle, a volte, rende addirittura meno consapevole l’atleta protagonista, che si trova libero di compiere semplicemente il suo miglior gesto atletico.
Per chi invece pianifica organizza e gestisce personalmente le proprie gare, si tratta di un lavoro complesso, che non conosce sosta, una sorta di sfida con se stessi e con i propri obbiettivi. È esattamente questo il tipo di atleta che ci piace raccontare.
Certo i grandi campioni sono e saranno sempre la nostra ispirazione, e avremo sempre un occhio di riguardo per loro e per le loro imprese, ma poter raccontare la storia di chi coltiva una passione e cerca di raggiungere obbiettivi importanti è un privilegio per noi, e fonte di ispirazione, confronto e banco di prova per chi si trova a poter leggere i dettagli di queste imprese.
Abbiamo l’opportunità di osservare strategie di allenamento, piani di alimentazione e consigli di integrazione inerenti al singolo evento, ma in maniera più ampia anche inerenti ad una pratica sportiva.
È ora di raccontare le particolarità di questo atleta:
chiunque pensi a maratone e corsa immagina una vita dedicata al controllo del peso, al miglioramento della resistenza, dei tempi ed un’alimentazione ricca di carboidrati e sali minerali. Il nostro atleta però ha fatto una scelta diversa, dopo anni dedicati solo alla corsa, ha scoperto nell’allenamento di stampo pesistico una nuova passione.
Il pensiero che ora sta attanagliando entrambe le fazioni, è il medesimo: un’attività vanifica l’altra o peggio ancora, la compromette.
Non è così. Per aiutarvi a capire, vi dirò dei nomi: James Lawrence, Danilo Callegari, David Gluhareff e Stefano Gregoretti.
Per chi li conosce ha già capito di cosa parliamo, per chi non lo sapesse ecco un aiuto:
https://www.bodybuilding.com/fun/a-new-breed-of-athlete-be-a-strength-runner.html https://www.bodybuilding.com/author/david-gluhareff
http://www.stefanogregoretti.com/biografia
Non è poi così inusuale coniugare diverse attività apparentemente in contrasto, non è detto che se amiamo pratiche sportive diverse, dobbiamo per forza sceglierne una sola. La corsa e l’allenamento da bodybuilder effettivamente pongono degli estremi poco coniugabili sul tavolo, a meno di non smussare qualche angolo qua e là, ma ciò non impedisce di praticare entrambe.
Come dimostra il cowboy di ferro, la pratica di sport di endurance non implica forzatamente un fisico dai canoni classici, c’è spazio anche per chi vuole coltivare una fisicità importante e continuare comunque a fare ciò che ama.
Sean ha intrapreso questo viaggio da tempo ormai, dedicando sempre più spazio alla palestra, e ponendola in fine al pari della corsa.
La sua tabella di allenamento che pubblicheremo a breve, infatti coniuga entrambe le pratiche, e come dice James : “Io voglio che le persone sappiano che tutto è possibile e che non lascino decidere agli altri quali obiettivi sono raggiungibili”.
Se è vero che l’eccellenza assoluta si raggiunge con la dedizione assoluta, è anche vero che esiste l’eccellenza in più pratiche sportive, e che non sempre l’estremizzazione del singolo percorso è l’unica strada praticabile.
Il triathlon ad esempio, è una pratica sportiva che sta prendendo sempre più piede, soprattutto tra i giovanissimi e tra gli atleti più maturi. Esso coniuga infatti caratteristiche tipiche di chi da un lato dispone di energie pressoché inesauribili e forse non ha ancora deciso se la sua vocazione sarà univoca nei confronti di una sola disciplina, e dall’altro chi invece ha studiato ed imparato le tecniche migliori per affrontare ogni sfida, conosce il proprio corpo e vuole mettersi alla prova per superare i propri limiti.
Ecco quindi i nostri atleti avviarsi alla partenza, maglietta e scarpe, Sali minerali e tutto il nostro tifo.
Boostme sarà presente alla maratona per raccontarvi live tutti gli sviluppi e documentare l’intera giornata!