Il 29 aprile c’è la gara su “strada” dell’anno, Nova Eroica. Buonconvento, profonda Toscana, terra di ciclismo.
La Nova Eroica è un evento nuovo, alla seconda edizione, nato sull’onda de L’Eroica di Gaiole in Chianti, che apre però alle bici moderne e introduce un po’ di sano agonismo, con una formula che alterna tratti di trasferimento a prove speciali.
I migliori 150 tempi, dopo 146 km, si sfidano in gara vera: altri 36 km durissimi ti aspettano, tra strappi in salita e sterrati da equilibrista.
180 km tra le colline del Chianti e delle valli vicine, 180 km di adrenalina e fatica. Lo sterrato imprevedibile, che può essere polvere o fango, ma sarà il meteo a decidere. Resiste solo chi si adatta alla sofferenza di un dislivello da capogiro, ma soprattutto alle strade sterrate che, affrontate con bici da corsa moderne, non ti danno il minimo respiro.
Sullo sterrato non ci si rilassa mai, perchè l’insidia è sempre dietro l’angolo.
Ci sono i ristori, i riordini e i tratti i trasferimento, si. Ma ci sono i tratti cronometrati che ti fanno dare l’anima e soprattutto l’anello finale di 36 km che ti sfiniscono. Stanchezza, ma voglia di arrivare e fare bene. Dare il meglio di sè, anche quando dopo ore in sella senti che di energie non ce ne sono più, ma ti sbagli. E continui a pedalare.
Ecco che lì, in quei momenti, tutto torna. L’inverno passato sui pedali, le domeniche con la sveglia all’alba con le colazioni giuste. I prodotti corretti che ti faranno fare più strada, andare più avanti, tornare più tardi e, perchè no?! Andare più forte.
Finisci l’allenamento, il tuo giro, quello che ti riempie di soddisfazione ed è quello il momento di reintegrare ogni fatica. Si sa, i minuti dopo la fine dello sforzo sono quelli in cui il fisico è più ricettivo, attimi importanti come quelli in cui simuli una volata o fai una salita a tutta, col cuore in gola e la speranza che quel dolore se ne vada in fretta.
Dopo qualche ora passa la fatica, dimentichi la sofferenza ed hai già voglia di ricominciare a pedalare, perchè l’obiettivo è chiaro.
Passerà questa Nova Eroica e quando sarò sul traguardo la testa sarà già a preparare il Mongolia Bike Challenge di agosto.
Ma questa è un’altra storia…
Credito fotografico a Paolo Penni Martelli.