Glucosio fonte costante di energia
Il glucosio è lo zucchero più importante in natura.
Ciò è dovuto alla sua preminente diffusione nel regno vegetale e animale in quanto è il prodotto primario della fotosintesi e che le cellule utilizzano altri monosaccaridi previa loro conversione in glucosio.
Il glucosio è uno dei costituenti di disaccaridi quali il saccarosio (il normale zucchero da cucina), il maltosio ed il lattosio.
Nei polisaccaridi è costituente fondamentale (unico monomero) della cellulosa, dell’amido (nelle due componenti amilosio ed amilopectina), delle maltodestrine (prodotti di idrolisi degli amidi, prodotti di alto valore nutrizionale e di elevata digeribilità), ed ancora del glicogeno (forma di deposito degli zuccheri nell’uomo ed in altri organismi viventi).
Nell’uomo, depositi di glicogeno sono presenti soprattutto nel fegato e nel muscolo scheletrico.
Da un punto di vista energetico, il glucosio è la fonte primaria per la produzione di energia che avviene attraverso i ben noti processi di glicolisi anaerobica (senza l’utilizzo di ossigeno) ed aerobica (con utilizzo di ossigeno).
Valori di glucosio nel sangue (glicemia) compresi tra 65 e 100 mg per 100 ml sono considerati normali, mentre al di sotto ed al di sopra di tali valori si va incontro a situazioni di ipoglicemia ed iperglicemia che caratterizzano varie situazioni di natura fisiologica e patologica.
Il glucosio necessario all’organismo deriva dalla dieta, ma può anche essere prodotto dal fisico attraverso una serie di reazioni biochimiche dette di gluconeogenesi.
Il glucosio assunto con la dieta entra nel sangue velocemente (si parla di minuti) ed il suo ingresso nel fegato, cervello e globuli rossi dipende dal valore della glicemia ed è indipendente dall’insulina. Al contrario, questo ormone ne regola l’entrata nei muscoli.
In ambito sportivo l’utilizzo di glucosio durante lo sforzo consente di rifornire il fisico di nuova energia.
Se l’assunzione di glucosio eccede la richiesta energetica si viene a determinare una situazione di iperglicemia con conseguente azione dell’insulina che tende a riportare i valori della glicemia nella norma.
Tuttavia l’azione dell’insulina nel facilitare l’assorbimento del glucosio nei vari organi può indurre una “ipoglicemia reattiva” con conseguente riduzione della prestazione se l’atleta è ancora sotto sforzo. Questo possibile effetto deve essere tenuto in debita considerazione da atleti che utilizzano glucosio in sforzi prolungati.
In atleti che praticano Body Building o altri sport con sforzi di natura anaerobica, l’assunzione di alte dosi di glucosio (50-60 gr, ed oltre) e la conseguente risposta dell’insulina è una pratica “alimentare” attuata diffusamente.
La risposta del muscolo scheletrico all’insulina non sta solo nel maggiore assorbimento di glucosio, ma anche di altri nutrienti presenti nel sangue come aminoacidi e creatina.
In generale questo maggiore assorbimento di nutrienti ha per il muscolo scheletrico un importante significato energetico e plastico in senso anabolico.
Per i motivi menzionati, l’assunzione di glucosio è utile sia nell’esercizio fisico strenuo e prolungato dove sia necessario rifornire l’organismo della giusta energia, facendo molta attenzione a non eccedere nei dosaggi per non incorrere nel rischio di ipoglicemie reattive (gli atleti di resistenza utilizzano a ragione le maltodestrine, che forniscono glucosio in modo graduale e costante senza rischio di ipoglicemia reattiva).
Mentre negli sport di potenza, l’utilizzo del glucosio va oltre il significato puramente energetico e sfrutta le proprietà anabolizzanti dell’insulina, l’ormone che ne regola i livelli ematici.
Suggerimenti per l’utilizzo: l’utilizzo del glucosio, dato il suo alto contributo energetico, è consigliabile per tutti gli atleti che debbano ricostituire il loro glicogeno muscolare dopo allenamenti intensi sia di natura aerobica che anaerobica.
Le dosi consigliate sono di circa10-20 gr ogni 20-30 minuti durante uno sforzo prolungato di natura aerobica; 60 gr ed oltre nello sforzo di potenza, generalmente dopo l’allenamento.
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