Dove sarà Ilaria adesso? Ilaria Corli e il Guinnes

Dove sarà Ilaria adesso? Ilaria Corli e il Guinnes

Ripartiamo all’inseguimento di Ilaria che da quando è salita in sella alla sua bici è un fulmine su due ruote!

Abbiamo un sacco di strada da recuperare, pronti a pedalare?

Avevamo lasciato Ilaria in Liguria, alla sua quinta tappa, ripartiamo quindi da Genova e pedaliamo verso la Francia!

Quinta tappa in bici, 22 giorno: Genova – Imperia 128 km, tot 735.
“La strada che sto percorrendo in Liguria non mi piace per niente. Non parlo dei paesaggi ma della sicurezza.

Gli autisti non sono abituati a guidare assieme alle biciclette, le auto sfrecciano e passano a pochi centimetri da me. Lasciamo poi stare i centri abitati: i pedoni si lanciano un mezzo alla strada senza guardare, gli innumerevoli scooter fanno inversione di marcia senza preoccuparsi se ci siano delle biciclette, le auto che devono svoltare ti tagliano la strada all’ultimo momento senza mettere la freccia. Ci ho messo un’ora ad uscire dal centro di Genova: troppi semafori, troppo traffico. Per il resto…le mani perennemente sui freni mi hanno permesso di fermarmi o rallentare in continuazione per non finire contro qualcuno o qualcosa. Per oggi dunque tappa corta. See you “

Leggere il racconto di Ilaria permette anche di capire quali siano i posti migliori per viaggiare in bici. I luoghi più attrezzati e meglio strutturati ci permettono di avere un’istantanea aggiornata di un bel pezzo di Europa che sarà sicuramente utile a chi sta organizzando un viaggio in bici alla scoperta di nuovi paesi da nuovi punti di vista.

E intanto siamo arrivati in francia!

“Ciao Italia! Ci si vede tra un mese e mezzo!”

E dopo Nizza, arriviamo alla sesta tappa:

Sesta tappa in bici, 23 giorno: Imperia – Le Muy (Francia) 177 km, tot 912 km.

La giornata di oggi è stata perfetta: il cielo un po’ coperto e un leggero venticello mi hanno fatto sentire meno il caldo, che soffro tanto.
Ho pedalato sempre sulla costa, tutta su e giù, passando per dei posti incredibili: Sanremo, Ventimiglia, Mentone, Principato di Monaco, Nizza, Antibes, Cannes, Frejus. Ogni 5 km mi fermavo a scattare una foto. Troppo bello!”

Pedalare ed essere soggetti ad ogni cambiamento atmosferico è difficile e faticoso, la mente in questi casi è ciò che permette di abbattere gli ostacoli.

Abbiamo notato tutti quanto Ilaria, sul suo mezzo preferito, sappia come superare ogni difficoltà con una semplicità che ci fa quasi pensare di poter mantenere il suo passo se fossimo con lei.

Le costanti della sua impresa ad oggi sono:

  • serenità ed entusiasmo
  • cibo e costante idratazione

Ilaria, sei la nostra be-fuel preferita!

Settima tappa in bici, 24 giorno: Le MuySalon de Provence, 153 km, tot 1065 km.

“La Provenza oggi è stata un forno! Dalle 6 alle 11 ho pedalato benissimo, poi il caldo ha scaricato le mie batterie. Adesso un tuffo in mare lo rifarei volentieri!

Ottava tappa in bici, 25 giorno: Salon de Provence – Marseillan, 182 km, tot 1247 km.

“Oggi sveglia alle 5. Devo pedalare con il fresco perché il pomeriggio fa molto caldo.

Faccio una piccola sosta e perdo un guanto. È domenica, è tutto chiuso (non come in Italia) e, oltre a dover allungare la traccia per cercare quei rari supermercati aperti mezza giornata, pedalo con una mano scoperta.

Per un giorno si può fare tutto, anche un intero viaggio veramente, ma a questo non ci avevo pensato… Una leggera pioggia e una strada pianeggiante mi rendono tutto più piacevole. Ogni tanto ci vuole!
Troppo presto però per cantare vittoria… Il pomeriggio percorro una ciclabile a dir poco affascinante, a 100m dal mare.

Mentre pedalo mi riporto a 5 anni fa, il mio primo viaggio, Barcellona Ferrara, quando la percorsi in gran spinta aiutata dal vento alle spalle.
Ma ora sto andando in direzione opposta: 50 km di forte vento contro, con il caldo che per fortuna si sente poco perché placato dall’aria che soffia addosso. E così, nel giro di quasi tre ore, mi ritrovo sfinita e con una mano strinata  ”

Nona tappa in bici, 26 giorno: Marseillan – Perpignan 190 km, tot 1437 km.

Le ciclabili sono sicure, ma in bici da corsa a volte le detesto

La canalina dello scolo dell’acqua prima di imboccarla, le radici degli alberi che rompono l’asfalto, gente che cammina al centro guardando il cellulare e non si accorge che ti ha a 10 cm dal suo naso, le ciclabili che finiscono magicamente in un vicolo cieco, e quelle…sterrate
La mattina mi sono persa per mancanza di segnaletica e km e km di strade di questo tipo.”

Decima tappa in bici, 7 giorno: Perpignan – Canet de mar, 169, tot 1606 km.

Oggi ho faticato molto al pomeriggio, ho fatto 60 km con vento contro, proveniente da sud. Ma va bene così!
Ora mi gusto la cena più tranquilla del mondo, in riva al mare.”

Il bello del viaggio e delle sue naturali digressioni , sono la cosa più bella che stiamo apprezzando dell’impresa da Guinnes dei Record di Ilaria.

E infondo ci sembra il suo tratto predominante, far sembrare semplici anche le imprese titaniche e mai provate come il Triathlon più lungo del mondo.

Undicesima tappa in bici, 28 giorno: Canet de mar – Sitges, 99 km, tot 1705 km.

“Oggi sono passata per la fantastica Barcellona! Pieno di ciclabili, non l’avevo mai vissuta da ciclista!
Per il resto…sempre forte vento contro

Dodicesima tappa in bici, 29 giorno: Sitges – Vinaròs, 172 km, tot 1877 km.

Il viaggio e il mistero delle forature… lo scorso anno in Usa ho bucato 8/10 volte. Poi, per tutto l’anno, zero! Bene, oggi, seconda foratura di questo nuovo viaggio: rimarrà sempre un mistero.
Questa volta è l’altra ruota, la posteriore a dare problemi.
In mattinata mi fermo in un negozio di bici a riportare a regime la pressione delle ruote. Tutto procede benissimo quando sento la ruota dietro sgonfia. Con la mia pompa la gonfio un po’ per vedere se è una foratura o se si è solo sgonfiata. Riparto e dopo altri 7/8 km è di nuovo sgonfia. Mi rimetto a gonfiarla perché non ho voglia di cambiarla subito: ho troppa fame (come qualcuno dice che mi chiedessero cosa mi è mancato di più di tutto il viaggio la mia risposta sarà il cibo! ). Decido di arrivare nel primo paese e ripararla dopo un gelato. Tiro fuori quindi la pompa che si rompe. Uffff…. cosi non posso più riparare nulla. Fortuna vuole che di lì a 2 km, in discesa, c’è un negozio di bici che stava giusto aprendo dove questo ragazzo mi sistema tutto, e mi vende una nuova pompa!”

Tredicesima tappa in bici, 30 giorno: Vinaròs – Valencia, 164 km, tot 2041 km.

“E dopo un mese di viaggio, sono esattamente nel punto più a sud di tutto il tracciato. Stasera sono ospite di Miguel! A domani i dettagli! Cena di tapas e sangria

Quattordicesima tappa in bici, 31 giorno: Valencia – Requena, 86 km, tot 2127 km.

Oggi non sono stata bene. Ho così fatto una lunga pausa dopo pranzo, dopodiché sono ripartita. Il pomeriggio ho iniziato ad attraversare la Meseta. Paesaggi incantevoli, anche se ho dovuto spingere la bici per 6 km perché la strada non era proprio asfaltata. Ero stanca e affaticata, ma la natura mi ha aiutata ”

Quindicesima tappa in bici, 32 giorno: Requena – Tarrancòn, 193 km, tot 2320 km.

Quanto mi piace questa Meseta. Con il fresco si pedala meglio e, anche se a volte devo spingere la bici a mano perché ci sono strade sterrate, non verrei più via!

Sedicesima tappa in bici, 33 giorno: Tarrancòn – Humanes 143 km, tot 2463 km.

Di nuovo il caldo… questa mattina mi sono persa per paesini cercando strade secondarie. Oggi tappa corta!

E un’altro confine sta per essere superato. Ilaria, sei inarrestabile!

 

Diciassettesima tappa in bici, 34 giorno: Humanes – Villoslada de Cameros 205 km, tot 2665 km.

Oggi giornata perfetta. Abbastanza fresca alla mattina, leggermente nuvolosa il pomeriggio. L’unica nota negativa: una vespa che mi si è infilata nella maglia e mi ha dato due pizzicotti, uno nella pancia, l’altro… più doloroso ”

“Ma guarda un po’ in che bel paesino sono capitata. Quando mai ci sarei finita se non viaggiando in bici? “

#villosladadecameros #larioja #lovespain

Diciottesima tappa in bici, 35 giorno: Villoslada de Cameros – Antzuela, 196 km, tot 2861 km.

“Oggi sono entrata nel Pais Vasco. Montagne, paesaggi stupendi, tante salite e altrettante discese. A parte qualche strada un po’ pericolosa mi sono proprio divertita!”

“Il risveglio di questa mattina è stato traumatico!”

Diciannovesima tappa in bici, 36 giorno: Antzuela – Bayonne, 127 km, tot 2988 km.

“Oggi pochi km perché questa mattina ho trovato tante strade chiuse, cambiato direzione mille volte e altrettanto innervosita. Ma dopo l’ultimo bocadillo di viaggio, ho varcato il confine francese per la seconda volta! E ora… #roadtoberlin !”

Se vi siete persi, comprensibile, riassumiamo brevemente…:

e ripartiamo subito che la ventesima tappa ci aspetta ed è piena di ciclabili per la gioia di Ilaria…

Ventesima tappa in bici, 37 giorno: Bayonne – Bordeaux, 200 km, tot 3188 km, mancanti 2237 km.

Duecento chilometri di piste ciclabili. Qui il rispetto del ciclista viene prima di tutto. Questa sera sarò ospite da una ragazza ferrarese che 6 anni fa si è trasferita qui. Grazie ”

“È ancora ora di mangiare
È già ora di mangiare
È sempre ora di mangiare
Be intanto mangio!”   #befuel

Ventunesima tappa in bici, 38 giorno: Bordeaux – Saintes, 153 km, tot 3341 km, mancanti 2084 km.

“Questa mattina sono partita tardi, alle 8, perché prima diluviava parecchio. Ho pedalato con il fresco e il vento contro (ma non doveva essere a favore da questa parte? ).
Poi al supermercato, sulla tarda ora di pranzo, ho incontrato Teresa e Jesus che da Pamplona sono diretti a Parigi. 
È bello vedere che sempre più persone viaggiano in bici!”

#tlt #tltgwr #thelongesttriathlon#ventunesimatappa #france

Il mondo dal punto di vista di una donna all’avventura è meraviglioso

 

Ventiduesima tappa in bici, 39 giorno: Saintes – La Mothe Achard, 201 km, tot 3542 km, mancanti 1883 km.

“Questa foto non so come ho fatto a farla, ma tutte le foto che ho fatto oggi le ho prese 😂
La mattina ho pedalato con Jean, il pomeriggio sola in mezzo a campi di girasoli 😍
Se avete visto lo zigzagare della traccia è perché sto cercando di seguire la Velodyssee, la ciclabile di 1200 km che dai Pirenei arriva fino a Nantes, ma a volte è sterrata, ghiaiata o passa sulla sabbia. Così sono costretta ad allontanarmi e prendere deviazioni. C’è poi da dire che qui tutti i supermercati sono chiusi la domenica e se voglio trovare un bar aperto per fare acqua o prendere qualcosa da mangiare devo avvicinarmi alle città più grandi!”

Arrivare a Nantes e restare impassibili, è impossibile!

Ventitreesima tappa in bici, 40 giorno: La Mothe Achard – Lohéac, 182 km, tot 3724 km, mancanti 1701 km.

Non mi immaginavo la Bretagna così bella da girare in bici. Anzi, forse è il modo migliore per vederla bene. Ho percorso strade deserte in mezzo ai campi, tra gli allevamenti, in mezzo a case stupende quasi da cartone animato. Sembrano finte, eppure sono tutte abitate. Ogni 10 minuti mi fermano per scattare una foto, e il fresco del pomeriggio mi ha permesso di godermi questo spettacolo fino all’ultimo!”

E l’abbiamo finalmente raggiunta, in bici è imprendibile, è il suo mezzo e non ha ostacoli a fermarla.

Quando ci si ferma un istante, dopo aver fatto tanta strada è impossibile non cedere a qualche considerazione, a qualche constatazione e qualche conto personale:

Volevo una bici per viaggiare, per vedere, fare sport in modo diverso, scoprendo luoghi a me sconosciuti. Ma mai avrei pensato di pedalare così tanto, mai avrei pensato di arrivare così lontano. Da sola.
#bretagna #bretagne #cyclingbretagne#memyselfandi #lamiastrada 

e voi? siete già curiosi delle prossime tappe?

corriamo ancora con Ilaria verso Berlino allora!